...... Un
secolo di storia a Roma. Il “fiume” di
Roma, il Tevere, è a pochi passi dai Mortet e da via dei
Portoghesi. I grandi Artigiani di questa famiglia sono in buona
compagnia in questo angolo della città. Sono passati di qui
anche Antonio Canova, il Vanvitelli e Michelangelo Merisi da Caravaggio.
I Mortet, sono Maestri del cesello, uno strumento che solo il genio
e l’abilità di questi Maestri sa trasformare in uno
straordinario veicolo di emozioni, bellezza e cultura universale.
La storia dei Mortet è leggendaria tanto e quanto il palazzo
che li ospita a Roma da più di cinquant’anni. Inizia
all’incirca alla metà dell’800 quando Aurelio,
originario della Coté d’or, lascia la Francia per arrivare
a Firenze, in via dei Serragli. Aurelio lavora come cesellatore
nel quartiere fiorentino di San Frediano. Poi, improvvisamente,
nel 1890, lascia Firenze e si trasferisce a Roma con tutta la famiglia.
Dei cinque figli del francese Mortet solo Armando e Dante decidono
di proseguire con l’attività di cesellatori nella città
eterna. Armando apre uno studio nel quartiere di Trastevere, in
via degli Orti d’Alibert e Dante in via delle Sette Sale,
al Colle Oppio. Siamo ai primi del ‘900. In poco meno di mezzo
secolo, due guerre mondiali e la gravissima crisi economica del
1929 fanno da cornice alla realizzazione di alcune opere straordinarie,
tra le quali la Spada della Vittoria destinata a Vittorio Emanuele
III, le lampade custodite nel Pantheon per la tomba della Regina
Margherita e la Porta del Reliquiario del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
...... In alcuni quartieri di Roma
ci sono ancora i cumuli delle macerie dei bombardamenti alleati
del 1943, quando i figli di Dante, Aurelio e Virgilio, si ritrovano
a lavorare nella nuova bottega di via dei Portoghesi 18. E’
la Roma e l’Italia della ricostruzione.
......
Oggi Virgilio e Aurelio Mortet lavorano in luoghi diversi. Virgilio
ha lasciato Roma da diversi anni per proseguire la sua attività
con i figli Armando e Laura nello studio di Oriolo Romano. Aurelio
è rimasto in via dei Portoghesi insieme ai figli Dante e
Andrea e con loro Paolo, il nipote. Con le nuove generazioni il
prestigio del lavoro dei Mortet resta inalterato e così il
livello della committenza. Se negli anni ’60 e ’70 i
Mortet realizzano opere importanti come la Penna d’Oro con
cui Papa Giovanni XXIII firmò la Sua prima enciclica o la
Croce Pettorale di Papa Paolo VI, in epoche più recenti si
consolida il rapporto professionale e culturale con numerose Istituzioni
italiane e internazionali e personalità di rilievo del mondo
laico e religioso. E’ da citare in questo caso la produzione
di due busti in bronzo effigianti Giuseppe Garibaldi e Giuseppe
Mazzini, realizzati appositamente per il Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi ed esposti nello studio presidenziale in occasione
del messaggio di fine anno del dicembre 2003.
Un discorso a parte va riservato ai fortunati collezionisti delle
fontane romane realizzate dai Mortet. La riproduzione delle fontane
di Roma è uno dei fiori all’occhiello della bottega
di via dei Portoghesi. Alcune di queste sono parte del patrimonio
culturale di personaggi noti in tutto il mondo come S. E. il Cardinale
Fiorenzo Angelini, il Senatore a vita Giulio Andreotti e il Re Juan
Carlos I di Spagna.
...... Un approfondimento lo merita
la simpatica vicenda che nel 2008 ha visto protagonisti la Bottega
Mortet di Roma e i due candidati alla presidenza USA, Barack Obama
e John McCain. La Niaf (National Italian American Foundation –
www.niaf.org), “… la maggiore e più fedele rappresentante
degli oltre 20 milioni di cittadini italo-americani che vivono negli
Stati Uniti.”, come sottolineato nel sito internet della fondazione,
pensò di fare omaggio ai due candidati di un simbolo rappresentativo
della tradizione storica e culturale dell’Italia e in particolare
di Roma. La scelta cadde sul “Pulcin della Minerva”,
la famosa scultura progettata da Gian Lorenzo Bernini e realizzata
da Ercole Ferrata nel 1667, dove a Roma, in piazza della Minerva,
un elefantino sostiene un piccolo obelisco egiziano. Come è
noto l’elefantino è il simbolo del partito repubblicano
e l’asinello, il “donkey”, è il simbolo
dei democratici americani.
...... Una riproduzione fedele dell’opera
venne dunque consegnata al candidato McCain, mentre per Obama i
Mortet realizzarono una versione della scultura identica all’originale
salvo inserire un asinello, debitamente completato nel dorso con
un elaborato panneggio a stelle e strisce!
...... Questa versione patriottica
di un ribattezzato “Asinel della Minerva”, rivela come
le dinamiche del gioco e della creatività risiedono ancora
con forza in tutto il gruppo di lavoro dei Mortet, nonostante ci
si trovi davanti ad una storia Artigiana di più di cento
anni. Ancor prima che come talentuosi professionisti, i Mortet sono
coinvolti dalle loro creazioni come persone, soggetti sociali in
grado di far confluire in tutti i processi di lavorazione non solo
alte abilità individuali, ma una precisa idea di “lavoro”
visto come “evento” che indissolubilmente si lega ad
una comunità di persone. E’ qui che si compie il senso
profondo di ciò possiamo intendere per lavoro Artigiano.
Traspare dai segni e dai simboli scelti dai Maestri, una dimensione
socialmente responsabile, non solo descrittiva, ma rappresentativa
dell’opera e della sua funzione sociale. E’ questa la
“firma” dei Mortet.
...... Ed
è proprio in questa direzione che la storia recente di questa
grande famiglia di Artigiani si evolve e diventa sinonimo di costruzione
e condivisione sociale della conoscenza. I Mortet sono attivi da
anni, in Italia e nel mondo, per la diffusione di nuove pratiche
educative e per lo sviluppo di una didattica di eccellenza dedicata
all’arte del cesello. Il Maestro Aurelio è Docente
di cesello e sbalzo presso la Scuola dell’Arte della Medaglia
del Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano. Gli altri Mortet,
Dante, Andrea e lo stesso Aurelio collaborano da tempo con
l’IILA, l’Istituto Italo Latino Americano, per la progettazione
e l’allestimento di laboratori di Alto Artigianato, in centro
e sud America. Tutti destinati all’insegnamento e all’apprendimento
dell’arte dei metalli e dell’oreficeria.
...... Re,
Papi e Capi di Stato tra spade, fontane, medaglie e nel mezzo due
guerre mondiali. Chissà se il Caravaggio è passato
per la Bottega dei Mortet...
©2011 Bottega Mortet Roma | ©2011 Photo Luis M.Gell|
Tutti i diritti riservati
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