Gli strumenti principali: i ferri di
cesello.
“Di poi con i tuoi
parecchi cesellini, I quali son fatti di tutte le sorti imprimamente
grossi di poi vengono sempre diminuendo insino a uno estremo e tutti
detti ceselli sempre si
fanno senza taglio nessuno, perché hanno a servire per infrangere
solamente e non per levare, e
si va gentilmente facendo”
Benvenuto Cellini, orafo e cesellatore fiorentino (1500- 1571)
Benvenuto Cellini descrive
così nei suoi trattati dell’oreficeria e della scultura
gli strumenti principali della sua arte: i ceselli, piccoli utensili
fatti allora in ferro cementato ed oggi in acciaio opportunamente
forgiato e temprato. Con questi piccoli ma preziosi utensili il
cesellatore opera direttamente sul metallo con l’ausilio del
tipico martelletto detto “mazzetta”. Ai ferri di cesello
vengono date varie forme e dimensioni e sono forgiati e realizzati
dal cesellatore stesso che secondo il lavoro da eseguire può
avere la necessità di farne dei nuovi anche con forme particolari,
essi hanno una precisa nomenclatura che viene dalla tradizione,
dalla forma e dalla utilità che essi hanno.
Una lavorazione tipica che si esegue con i ferri di cesello è
la rifinitura di oggetti di fusione dove il cesellatore definisce
e perfeziona i dettagli spesso con effetti cromatici di lucido e
opaco, impreziosendo e personalizzando l’opera.
Bottega
Mortet Roma, "SBALZO e CESELLO.
Introduzione a materiali, strumenti e processi di lavorazione",
Progetto editoriale a cura di Mario Pirolli per Valore Italiano™
Ediz. Infantiae.Org™, Roma, 2011.
Introduzione
PRIMA PARTE
1. Arte
dello Sbalzo e del Cesello p. 13
1.1 I ferri di cesello p. 14
1.2 Ferri di cesello: tipologie principali p. 15
1.2.1 Varie forme di cesello (disegno) p. 18
1.3 Progettazione e realizzazione di un ferro di cesello p. 19
1.3.1 Scelta del metallo p. 19
1.3.2 Forgiatura e rifinitura p. 19
1.3.3 La “tempra oro” p. 20
2. La pece
p. 22
2.1 Composizione della pece p. 22
2.2 La preparazione della pece p. 23
3. Esecuzione
pratica di uno sbalzo su lamina metallica p. 23
3.1 Strumenti di base p. 23
3.2 Impostazione della mano p. 24
3.3 Preparazione del disegno p. 25
3.4 La lamina di metallo p. 25
3.5 Preparazione della lamina p. 25
3.6 Trasferimento del disegno sulla lastra p. 25
3.7 Applicazione della lastra sul supporto di marmo p. 26
3.8 Esecuzione e rifinitura di uno sbalzo p. 26
3.9 Patina ed effetti cromatici dell’oggetto finito p. 27
3.10 “Buttafuori” o “Buttanfuori” p. 27
3.11 “Corda e staffa” p. 29
SECONDA PARTE
4. Arte della cera
p. 39
4.1 La modellazione in cera p. 40
4.1.1 Il “garzuolo” p. 41
4.1.2 Colorazione della cera p. 41
4.2 Il disegno e il supporto p. 41
4.3 Gli strumenti per la modellazione p. 42
4.4 Realizzazione di una spatola per piccole modellazioni p. 44
4.5 L’uso della spatola nella modellazione p. 45
TERZA PARTE
5. Procedimenti di formatura e tecniche
di fusione p. 47
5.1 Matrice in gesso a “tasselli”
p. 48
5.2 Stampi in silicone e in gomma vulcanizzata p. 49
5.2.1 Stampo in gesso e silicone p. 50
5.3 Le fasi della “fusione a cera persa” p. 51
5.4 La microfusione con la fionda p. 54
5.4.1 Preparazione per una microfusione con la fionda p. 55
5.4.2 Fusione“centrifuga con la fionda” p. 58
Glossario p. 61
©2011 Bottega Mortet Roma | ©2011 Photo Luis M.Gell|
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